Takahashi Mewlon 210

Non è il nome di uno strano ordigno o di qualche diavoleria elettronica 🙂 ma il mio ultimo e spero definitivo tubo ottico.

Un gioiellino giapponese di cui ho riportato le impressioni di recente.


Cliccando sull’immagine è possibile accedere direttamente alla pagina delle mie impressioni.

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14 Responses to “Takahashi Mewlon 210”

  1. Ennio Tafuro Says:

    Buongiorno. Complimenti per il sito. Se possibile, vorrei sapere se sui pianeti il Mewlon mostra più dettagli e più contrasto del c925.

    Grazie
    Ennio Tafuro

  2. admin Says:

    Salve Ennio, purtroppo non ho mai potutto paragonare i due strumenti nello stesso momento e nella stessa serata. Infatti quando ho ricevuto il Mewlon avevo già venduto il c9,25.
    A memoria ti posso dire che il Mewlon è molto buono nel deep sky per via delle stelle minuscole che rende, al contrario di un sct. Quindi sui globulari è nettamente superiore. Per contro il campo corretto è veramente esiguo, e se su un sct un grandangolare economico fa bene il lavoro, sul Mewlon ci vogliono oculari di alta qualità per correggere l’elevata curvatura di campo.
    Sui pianeti non mi esprimo, ogni notte è diversa a livello di seeing e turbolenza locale e un confronto a memoria non è proponibile.
    Però ho un amico che possiede un Sct 9,25 e spero che presto riusciremo ad organizzare una prova testa a testa di cui faremo un report molto dettagliato.
    Nel frattempo le riprese di luna e giove che ho fatto questa estate, benchè funestate da un seeing sempre sfavorevole, mi ha dato qualche soddisfazione e ho una prima impressione molto positiva del Mewlon al momento.
    Un caro saluto.

  3. Ennio Tafuro Says:

    Grazie per la risposta. Ovviamente per avere delle certezze bisognerebbe testari “spalla a spalla”. In ogni caso, quali sono le sensazioni? Una persona che conosco, e che ha posseduto un 9,25 prima del Mewlon, mi ha detto che vede immagini con colori più naturali ( sicuramente per l’assenza della lastra correttrice), e quindi delle immagini meno accese (più pastello). Io l’ho provato un paio di anni fà (non perfettamente collimato), e la impressioni sono queste:

    1) FONDO CIELO PIù SCURO (Anche per il minor diametro)
    2) MENO LUCE DIFFUSA INTORNO ALLE IMMAGINI DI DIFFRAZIONE
    3) CONTRASTO UN PELINO MIGLIORE ANCHE SE MENO LUMINOSA DEL 9,25.
    4) QUANDO PERO’ HO OSSERVATO LA LUNA, IL 9,25 MI HA DATO PIù DETTAGLI ED UN’IMMAGINE PIù BRILLANTE E CONTRASTATA.

    Se poteste fare un test tra i due te ne sarei grato, in quanto ho un 9,25 e dovrei acquistare il Mewlon.

    Grazie anticipatamente.

    Saluti
    Ennio

  4. admin Says:

    Si, sul fatto dei colori è capitato anche a me: il Mewlon è un riflettore “puro”, un sct no, avendo un elemento a rifrazione (la lastra anteriore).
    Ti dico:
    1) si, ma penso sia anche per la maggiore efficienza nel sopprimere i riflessi, il paraluce del primario del Mewlon ha parecchi diaframmi, ed inoltre il tubo è annerito internamente meglio del c9,25.
    2) esatto, oltre al contenimento dei riflessi le immagini sono molto più secche, sicuramente anche per merito della lavorazione delle ottiche, anche se io sono quasi incredulo al valore di 1/20 lambda.
    3) questo non posso dirlo, devo averli fianco a fianco, ho una vaga impressione generale che sia così anche per la capacità di rendere le stelle così puntiformi.
    4) no su questo ho una esperienza diversa, la mia preferenza generale va al mewlon, ma ripeto mi serve una notte per paragonarli fianco a fianco.

    Il vero valore aggiunto è che il Mewlon è aperto, non richede ore di acclimatamento, non fa condensa, non si appanna, non soffre il calo di temperatura, e quindi è pronto molto ma molto più rapidamente di un sct, questa è la sua marcia in più.

    Ennio di dove sei? Magari potremmo anche incontrarci e potrei farti provare il Mewlon, io sono di Pescara ma nei noviluni mi sposto abbastanza, Forca Canapine, Campo Felice, ecc.
    Magari ci sentiamo anche via mail.
    A presto, ciao.

  5. Ennio Tafuro Says:

    Io sono della provincia di Roma. Questi sono i miei strumenti,zione in quanto a strumenti, così puoi darmi un tuo parere:

    – AP130EDF
    – C 9,25 XLT (ottimo)
    – C11

    Attualmente, vorrei vendere il C11, ed acquistare il Mewlon 210, da abbinare al 9,25 che vorrei comunque tenere.
    Credo però più giusta l’accoppiata Mewlon 210 – C11 (sulle riprese planetarie dà un qualcosa in più).

    Cosa ne pensi?

    Ciao
    Ennio

  6. admin Says:

    Bè complimenti soprattutto per il 130EDF!
    Il c9,25 e il c11 che già hai sono un pò in competizione e “cannibali” fra di loro visto che hanno ingombro quasi identico e peso molto simile.
    Mi scuserai Ennio ma io ho sviluppato una sorta di “repulsione” per gli sct dopo i notevoli problemi di acclimatamento e di piume di calore che ho avuto, per cui ormai vedo questa tipologia di tubi come una continua fonte di problemi… mirror shift, mirror flop, condensa, appannamento della lastra, sensibilità all’abbassamento della temperatura notturna, ecc. ecc.
    Diciamo che per un astrofilo patito di hires ed itinerante sono un bel grattacapo.
    Se tu hai già il c11 e il c9,25, in effetti il passaggio al mewlon 210 non è così migliorativo, anzi. Ho visto che sui pianeti si possono usare alti framerate (30 fps ed oltre) proprio grazie all’apertura. Il c9,25 e il mewlon 210 sono vicini, non ho notato grosse differenze di raccolta luce (il c9,25 ha anche la lastra), ma dal c11 al mewlon 210 c’è quasi l’abisso: su giove col mewlon 210 e barlow 2x “giri” a 15fps, c’è poco da fare. Con i 28 cm del c11 puoi usare i 30 fps, e allora il vantaggio è evidente anche con seeing non eccelso.
    Un alternativa potrebbe essere, soprattutto se anche te hai i problemi dell’acclimatamento e delle piume di calore, vendere entrambi gli sct e passare a un tubo superiore come il Mewlon 250. Solo che viaggiamo in quel caso sui 6.000 euro abbondanti.
    Il fatto è che nella ripresa hires l’apertura conta parecchio.
    Se sei di Roma ci si potrebbe incontrare a Campo Felice, ho conosciuto diversi astrofili della tua zona che vengono lì nei periodi di novilunio. Potremmo portare io il Mewlon e tu il c9,25 e fare dei test visuali e di ripresa.

    Salutoni
    Guido

  7. Ennio Tafuro Says:

    Guido, se non sono indiscreto, puoi dirmi dove lo hai comprato, e quanto ti è costato?

    Grazie
    Ennio

  8. admin Says:

    Il tubo l’ho preso da Skypoint che lo aveva in pronta consegna. Costo di 2.560 euro spedizione assicurata compresa. Però Ottica Deneb lo da per un prezzo leggermente inferiore di 2.490 euro, ma non era in pronta consegna quando chiesi io.
    Sembra tanto, ma ti assicuro che li vale, anche se il prezzo italiano rispetto all’estero è maggiore.

  9. Ennio Tafuro Says:

    Ho trovato un Mewlon nuovissimo anche se usato, al prezzo di € 2.000, ma per avere i soldi subito dovrei sacrificare il C11. Cosa mi consigli? Puoi darmi il tuo n.tel?
    Grazie
    Ennio

  10. antonio Says:

    Ho letto con viva attenzione i vostri due pareri e valutazioni: sono d’accordo che Ennio acquisti il Mewlon, ma ho forti dubbi sul fatto che debba sacrificare il C11 e non il C 9 1/4.

    Quest’ultimo SC è simile per apertura al Mewlon che certamente darà una resa maggiore nel planetario e nll’astroftografia, oltre naturalmente a tutte le valutazioni che ha scritto Guido.

    Una nottata a Campo Felice potrebbe essere una salomonica soluzione per decidere se vendere il C9 1/4 o il C11!

    Per il momento acquisterei subito il mewlon e subito dopo il test deciderei quale dei due strumenti vendere…

    saluti
    antonio

  11. admin Says:

    Ciao Ennio, innanzi tutto sei stato molto fortunato a trovare un Mewlon usato, qua da noi sono molto rari, ed inoltre penso che il possessore tipo di uno strumento del genere lo tenga con grande attenzione e cura.
    Io non sacrificherei il c11, ma il c9,25. Dal Mewlon 210 al C9,25 passano 2,5 cm, non sono tanti, ma col c11 la differenza è di ben 7 cm e nelle riprese questo è un bel vantaggio.
    Ti mando una mail con il mio recapito così ci sentiamo a voce, ciao.

  12. admin Says:

    Salve Antonio, la penso come te perchè l’apertura ha la sua importanza anche per le riprese in alta risoluzione.
    In effetti l’ideale sarebbe provarlo il Mewlon testa a testa con il Celestron in modo da farsi un’idea valida e andare sul sicuro.
    In fondo non parliamo di bruscolini, ma sempre di qualche migliaio di euro!

  13. Massimiliano Says:

    Ciao vendi il mewlon 210?
    Ho un dubbio tra il mew 180 ed il 210.
    Ho l impressione che in rapporto al peso ingombro prestazioni il mew 189 vada meglio che ne pensi?

  14. admin Says:

    Ciao Massimiliano, il Mewlon l’ho venduto 2 anni fa.
    Non ti so dire quale dei due, tra il 180 e il 210, sia più performante. Tenderei a pensare al 210 vista la maggior apertura.
    Però faccio una considerazione che forse ti può essere d’aiuto: il 180 e anche il 250 sono costruiti con un supporto del secondario a 3 razze, mentre il 210 è l’unico con supporto a 4 razze. Perché? Parlando con altri astrofili siamo giunti alla conclusione che per il 210 sia stato riutilizzata l’intubazione del cn212, che era un ibrido cassegrain dk – newton.
    Nell’osservazione visuale trovo che sia più gradevole avere 3 razze invece di 4, però io non sono un visualista da anni, faccio più che altro foto, e avere 3 o 4 razze non mi ha cambiato la vita, ma 3 cm in più di apertura sicuramente sono un miglioramento tangibile.
    In generale i mewlon sono strumenti bellissimi, ma da nuovi costano tantissimo. Se trovi un usato fiondati!
    Piccolo consiglio per una collimazione raffinata: verifica con un calibro che le razze siano alla stessa distanza dal supporto del secondario, aiutati con un calibro. Sono regolabili e se non sono alla stessa distanza non si riesce ad avere una collimazione perfetta in intra ed extrafocale.

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