Appunti tecnici di riprese su Saturno del 14 marzo
sabato, marzo 21st, 2009La mia vuole essere più che altro una sorta di appunto tecnico alle riprese visto che comunque la turbolenza atmosferica e locale non permette di ottenere immagini soddisfacenti, al contrario degli anni precedenti, molto più fortunati sotto questo aspetto.
La sera del 14 marzo ho realizzato alcune riprese che sintetizzo in questa scheda:
Ho provato a regolare i colori su 4 lcd diversi ma su ognuno la visualizzazione è differente…
La ripresa mono con ir cut è migliore rispetto ad un’altra fatta a 15 fps, il seeing è congelato meglio, ma sulla sinistra appare il famigerato semicerchio.
Non sono granché ma ho avuto l’occasione di provare a riprendere con la mia camera anche con il telescopio del mio amico Nicola, che ringrazio per la disponibilità ad usare il suo Meade Sct 250 con la Dmk 31 ed i filtri RGB.
Non inserirò le immagini realizzate con il 10″ perchè lo strumento era stazionato male e l’inseguimento era scadente, infatti il software per l’allineamento dei frames ha fatto cilecca e le immagini sono tutte “slavate”. In un primo momento comunque speravo bene perchè la postazione di Nicola non è affetta dai fumi, ma si trova a poche centinaia di metri dal mare.
Riguardando i filmati fatti a casa mia e poi quelli a casa di Nicola abbiamo notato che il Mewlon offriva maggiore contrasto ed incisione, nonostate le riprese fossero state fatte col pianeta più basso. C’è da dire che ho cercato di rendere il paragone il più vicino possibile, usando il Mewlon 210 a f24 ed il Meade 10″ a f25 proprio per monitorare gli Adu e verificare quanto permettesse di spingere maggiormente una apertura da 25 cm (contro i 21 del mio Mewlon).
A prima vista 4 cm sembrano un bello stacco, ma a conti fatti la differenza, pur esistente, non è eclatante come avevo immaginato inizialmente basandomi solo sulle impressioni.
Guardiamo gli Adu:
– Mewlon 210 @ f24, filtro ir cut , gain al massimo, 1/30 exp., 30 fps
– Meade Sct 250 @f25, filtro ir cut, gain al massimo, 1/30 exp., 30 fps
Siamo lì, peraltro il Mewlon 210 si è dimostrato molto più luminoso di quello che pensassi.
Sui canali RGB:
– Mewlon 210, filtro R Astronomik, f24, gain al massimo, 1/15 exp, 15 fps
– Meade Sct 250 @f25, filtro R Astronomik, f24, gain al massimo, 1/15 exp, 15 fps
Sul canale R il Mewlon è in vantaggio, con 4 cm di apertura in meno!
– Mewlon 210, filtro G Astronomik, f24, gain al massimo, 1/15 exp, 15 fps
– Meade 250, filtro G Astronomik, f25, gain 1.007 su 1.023, 1/15 exp, 15 fps
Anche sul canale G il Mewlon è più luminoso.
– Mewlon 210, filtro B Astronomik, f24, gain al massimo, 1/15 exp, 15 fps
In questo caso il framerate e l’esposizione si sono dimostrati insufficienti, quindi ho scelto tempi diversi, con 1/8 di esposizione e 7,5 fps, riportando gli adu ai valori simili rispetto agli altri canali R e G:
– Meade 250, filtro B Astronomik, f25, gain al massimo, 1/15 exp, 15 fps
In questo caso la maggiore apertura del Meade ha permesso di lavorare a 15 fps, e la differenza è veramente tangibile sul blu.
Riassumendo devo dire che non mi aspettavo il Mewlon così luminoso, forse merito dei trattamenti sugli specchi e l’assenza della lastra? In effetti quando avevo il c9,25 non avevo notato differenze nella luminosità rispetto al più piccolo Mewlon 210… anche se non ho mai potuto paragonarli fianco a fianco.
Altra ipotesi che mi viene in mente è che il Meade di Nicola è un modello pre trattamento Uhtc quindi probabilmente leggermente meno luminoso degli attuali.
In ogni caso l’ideale sarebbe rifare le prove con gli strumenti fianco a fianco, cosa che spero presto faremo.