M42 e i filtri Narrow Band: riflessioni e prove varie

Sebbene la grande nebulosa di Orione sia uno degli oggetti più fotografati in assoluto, il mio è stato un primo tentativo: non avevo mai ripreso prima questo stupendo oggetto!

Le difficoltà sono iniziate subito. Prima di tutto questa è una nebulosa estramamente luminosa, e già con poche decine di secondi si va a sovraesporre pesantemente il nucleo centrale. Ho dovuto quindi effettuare delle doppie esposizioni per la parte centrale e per le regioni periferiche. Altro grosso problema che ha condizionato drammaticamente le riprese è stato quello dei fumi da riscaldamento:


Purtroppo il disturbo è praticamente continuo e porta non solo a un decadimento della qualità delle riprese, ma anche a difficoltà estreme per mantenere la stella guida. Infatti molte pose sono risultate mosse e inutilizzabili!

Ho iniziato a fine anno nel periodo di luna piena, e quindi ho utilizzato il fitro Halpha da 6 nm. Col senno di poi devo dire che la parte centrale della nebulosa sarebbe stato meglio farla con esposizioni da massimo 30 secondi, invece dei 60 secondi realizzati. Comunque il segnale Halpha è su buoni livelli, forte di ben 120 riprese da 1 minuto e 107 da 5 minuti, per un totale di quasi 11 ore di esposizione:


Cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a piena risoluzione e con i dati di ripresa.

Appena passato il periodo di luna piena ho iniziato a riprendere con filtro OIII. Purtroppo non è un filtro selettivo come l’Halpha e non sono riuscito ad accumulare un numero di pose adeguato causa meteo e fumi del riscaldamento. Inoltre ho fatto l’errore di togliere la camera una sera per utilizzare la ruota col c11 per riprese su giove, puntualmente cestinate causa seeing indecente (al solito). Questo ha causato una rotazione nelle pose del giorno successivo 🙁

Per prima cosa ho realizzato una tricromia sintetica usando i due canali Halpha e OIII, come già in passato avevo sperimentato sulla nebulosa Velo Ngc 6960 e sulla nebulosa Manubrio – M27

Le combinazioni possibili sono diverse, ma la mia preferita è stata così formata:

Rosso = Halpha; Verde = OIII; Blu = media di Halpha 80% + OIII 20%. E’ ovviamente una interpretazione molto soggettiva 🙂


Cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a piena risoluzione e con i dati di ripresa. Peccato per la rotazione 🙁

Ho poi continuato ad aggiungere pose sul canale OIII e ho anche iniziato ad accumulare segnale in SII. Questa banda è veramente ostica: il segnale raccolto è molto scarso e il rumore di fondo davvero elevato. Serve raccogliere tantissime pose, ma ho avuto un meteo davvero inclemente questo mese e così ho potuto accumulare davvero poco segnale.

La classica mappatura a banda stretta prevede: Rosso = SII; Verde = Halpha; Blu = OIII. Purtroppo a causa delle poche pose raccolte in SII ho dovuto arrangiarmi, però il colore classico della nebulosa è ovviamente snaturato:


Cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a piena risoluzione e con i dati di ripresa.Nel frattempo sono riuscito ad aggiungere anche qualche altra ripresa sulla banda OIII.

Propongo anche una diversa mappatura, che si avvicina di più a una visione naturale della nebulosa, sebbene si tratti sempre di riprese in banda stretta: Rosso = Halpha; Verde = OIII; Blu = SII:


Cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a piena risoluzione e con i dati di ripresa. Davvero un peccato la rotazione di campo! In totale questa immagine si porta dietro circa 17,7 ore di esposizione 🙂

Morale della favola? Questo oggetto è stato utilissimo per impratichirmi ulteriormente con le compositazioni di tricromia a banda stretta e per realizzare pose in doppia esposizione. Ahimè ho visto quanto influiscono negativamente i fumi del riscaldamento!

 

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2 Responses to “M42 e i filtri Narrow Band: riflessioni e prove varie”

  1. Niki Says:

    Ciao Guido, bella la M42 soprattutto la versione da te preferita. Carina anche la foto con il camino a fare da capolino con i soliti fumi del riscaldamento 🙂

  2. admin Says:

    Ehi grazie Niki, diciamo che è stata un’ottima palestra per capire tante cose 🙂
    Il bello è anche questo 😉

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