Archive for settembre, 2017

Star Party estivi

domenica, settembre 24th, 2017

Questa estate ho partecipato a due star party, a giugno e luglio. Gli Star Party sono molto stimolanti e costruttivi perchè permettono di incontrare altri astrofili con cui confrontarsi e discutere sul campo di ripresa. E’ l’esperienza più utile che un astrofilo possa fare 🙂

L’ultima volta che ero stato in montagna era a settembre 2014, e quindi ho deciso che mi sarei goduto il cielo stellato osservando: niente foto! A giugno mi sono recato a Campo Felice insieme a un gruppo di amici astrofili abruzzesi, ed era presente anche qualche decina di astrofili proveniente da Roma e dintorni. La serata era potenzialmente interessantissima, ma la forte umidità notturna ha penalizzato molto le osservazioni. Purtroppo Campo Felice è una zona umida, e mi è sempre capitato di avere questo problema. Ecco il time lapse, stavolta realizzato con la sola Gopro:

La reflex digitale era impegnata a scattare foto a largo campo sulla costellazione del Cigno sulla piccola montatura eq3.2, ma l’umidità ha ben presto preso il sopravvento:


Ovviamente non ho potuto combinare granchè! Il C11 invece se l’è passata molto peggio 🙁


Tutta questa umidità ha provocato nel C11 anche condensa interna, e una serie di problemi tali per cui oggi non ho più questo tubo ottico 🙁 Ne parlo in maniera approfondita nelle mie impressioni sul C11 che ho appositamente aggiornato.

Archiviata questa esperienza il successivo star party a Fonte Vetica ha visto una grande partecipazione di astrofili abruzzesi, e anche stavolta il tubo ottico che ho utilizzato non è più in mio possesso perchè l’ho venduto poco tempo dopo: il Takahashi Fsq 85! Stavolta il tubo ottico non mi ha dato problemi, anzi ha performato come sempre: bene 🙂

Il bottino raccolto è stato però esiguo perchè ho avuto diversi problemi in fase di ripresa. La zona prescelta è stata la nebulosità attorno alla stella Sadr, per la precisione IC1318. Il software Voyager 2 che uso per le riprese ha cominciato a dare problemi con il fuocheggiatore elettronico, con la calibrazione e la guida, insomma ho potuto riprendere solo circa 4 ore. Non ho ancora tirato fuori una immagine decente perchè è difficile elaborare un LRGB con poco segnale: un’ora di ripresa per canale soltanto. Però non mi arrendo, anche questa è una sfida 😉 e a breve spero di poter caricare la ripresa 🙂

 

Luna di fine agosto

domenica, settembre 10th, 2017

Ripropongo un’altra ripresa della luna con il rifrattore acromatico Bresser 152/1200, che si sta dimostrando molto efficace 🙂


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati di ripresa.

Grazie al sensore di grandi dimensioni della mia camera (Asi 178 mm) sono riuscito a creare il mosaico con solo 4 riprese.
Anche stavolta ho usato il filtro SII, che è quello che mitiga maggiormente l’effetto della turbolenza sul mio acromatico. Certamente è un filtro che assorbe tantissima luce, più del solito R+IR che usavo normalmente sulla luna.
Al momento della ripresa la luna era alta soltanto 26°, un valore troppo basso. In effetti la luna d’estate è un target di ripiego, ma avevo troppa voglia di mettere alla frusta il tubone. Infatti la ripresa è degradata notevolmente dal seeing, così ho usato il binning 2×2 per ridurre i tempi di esposizione a 1/200 sec.
L’ottica di questo acromatico va inaspettatamente bene, è stata davvero una grande sorpresa 🙂

Nebulosa Laguna in banda stretta

domenica, settembre 3rd, 2017

All’inizio del mese di agosto ho deciso di riprendere uno dei miei soggetti del cielo profondo preferiti: la nebulosa Laguna nella costellazione del Sagittario 🙂

E’ un soggetto che si presta benissimo alle riprese in banda stretta, e non solo in Halpha come a volte avviene. Ha tanto segnale da offrire anche in OIII e SII 🙂

Le temperature notturne sono state elevate, ricordo bene che a inizio sessione sfioravo i 30°!!! Per questo ho potuto riprendere con il sensore della mia camera ccd soltanto a 5°… fortunatamente la mia Atik 314 L+ ha un sensore poco rumoroso 😉

L’unico problema di questo oggetto è la sua bassa altezza sull’orizzonte (a inizio agosto culminava a soli 23° sull’orizzonte!), in effetti avrei dovuto cominciare le integrazioni almeno un mese prima.

Avere un soggetto di ripresa basso sull’orizzonte comporta una serie di problemini, come ad esempio immagini meno incise, più soggette alla foschia cittadina, che risentono di più del seeing e della rifrazione atmosferica, ecc.

Inoltre ho potuto integrare per poche ore complessive (poco più di 6) perchè successivamente ho anche venduto l’Fsq 85: queste sono le ultime immagini riprese con questo bellissimo astrografo!

La prima immagine che propongo è realizzata secondo le modalità dell’Hubble Space Telescope palette (quella utilizzata dal telescopio spaziale Hubble), che prevede una tricromia generata con questa sequenza: Rosso = SII, Verde = Halpha, Blu = OIII.


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa.

Sinceramente non mi hai mai appassionato vedere nebulose che emettono nel rosso venire rappresentate in banda stretta con un verde molto presente. E’ ovvio quando la palette assegna la banda dell’Halpha (centrata sull’idrogeno) al canale verde: la banda dell’idrogeno è di solito quella con il maggiore segnale. Ecco perchè sarebbe consigliabile riprendere molte pose in OIII ed SII. Purtroppo non sempre è possibile, per via del meteo, la luna (OIII ed SII non vanno d’accordo come l’Halpha con il nostro satellite…) La banda del SII (centrata sullo zolfo), la più debole, è invece assegnata al rosso e conseguentemente l’OIII (centrata sull’ossigeno) sul blu. E’ molto difficile bilanciare una tricromia di questo tipo.

Già da tempo faccio esperimenti sui canali colore, sin dalle riprese planetarie, e recentemente ho visto che il famoso osservatorio CFHT (Canada France Hawaii Telescope) propone le riprese con una tricromia in banda stretta differente, ovvero Rosso = Halpha, Verde = OIII, Blu = SII. A livello di gusti personali preferisco di gran lunga una tricromia fatta in questa maniera, perchè assegna al canale rosso l’Halpha:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa.

E’ ovvio che non possiamo parlare di colori naturali per via dei filtri a banda stretta. E anche parlare di colori naturali sarebbe fuorviante visto che i nostri occhi non percepiscono i colori nelle nebulose durante le osservazioni, ma sono necessarie riprese a lunga esposizione. Ma se volessimo avvicinarci a una ripresa simile a quanto ottenibile con i filtri RGB? Possiamo comporre una “bicromia” realizzata unendo il solito Halpha nel canale del rosso con L’OIII distribuito sia nel verde che nel blu:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa.

Mentre per le riprese planetarie è abbastanza semplice lavorare sui colori perchè possiamo avere come riferimento quello che vediamo all’oculare, per gli oggetti del cielo profondo non è così. Anche riprese RGB, o meglio quadricromie LRGB, possono rappresentare una bella sfida nel bilanciamento dei colori.

Spero che i miei spunti possano essere utili e costruttivi 🙂

Aggiorno anche i dati meteo:

– Gennaio 6 notti serene, tutte con seeing scadente

– Febbraio 7 notti serene, tutte con seeing scadente

– Marzo 11 notti serene, tutte con seeing scadente

– Aprile 12 notti serene, tutte con seeing scadente

– Maggio 16 notti serene, tutte con seeing scadente

– Giugno 23 notti serene, tutte con seeing scadente

– Luglio 22 notti serene, tutte con seeing scadente

– Agosto 29 notti serene, tutte con seeing scadente