Nebulosa IC1318 a colori

La ripresa della nebulosa IC1318 durante lo star party di Fonte Vetica è stata particolarmente difficile. Durante le riprese infatti ho avuto notevoli guai derivanti dal sistema di autoguida 🙁 Utilizzando Voyager 2 che si appoggia a PHD 2 per la guida avevo frequenti messaggi di disconnessione della camera e non ne capivo il perchè. Nei giorni successivi facendo altri test ho capito che il problema non era il software ma il cavo usb e l’hub usb. Infatti la Zwo Asi 178M che uso per la guida funziona bene esclusivamente se collegata col suo cavo usb originale e senza passare dall’hub usb anche se alimentato. Purtroppo avevo la camera a disposizione da pochi giorni e non ho potuto fare prove sufficienti prima dello star party. La sfortuna infatti ha voluto che la fidata Orion starshoot si sia rotta nel periodo estivo, e la Magzero Mz5 presa come rimpiazzo ha tirato le cuoia dopo pochi giorni.

Visto che partivo con parte della strumentazione abbastanza nuova e con Voyager 2 alla prima uscita in montagna, ho scelto un target a mio parere “semplice”: la nebulosa IC1318 intorno alla stella Sadr nella costellazione del Cigno. E’ una nebluosa bellissima, che ho già ripreso tempo fa da casa in banda stretta Halpha.

Purtoppo mi sbagliavo: nelle riprese del cielo profondo non ci sono target facili o difficili: sono semplicemente tutti difficili 🙂 A causa dell’inconveniente al sistema di autoguida ho potuto accumulare poco segnale, solo 1 ora per canale, componendo una quadricromia in LRGB.

L’elaborazione è stata sofferta, tanto che pubblico la ripresa solo adesso. Creando infatti la quadricromia col canale di luminanza ho un netto peggioramento dell’immagine. Secondo me è dovuto alla scarsa integrazione e alla nebulosa che emette praticamente quasi solo nel rosso. Per questo propongo una immagine in RGB “pura”:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa.

La ripresa è quindi frutto soltanto di 3 ore di integrazione, che sono un tempo veramente basso. Col senno di poi avrei potuto utilizzare l’ora spesa sul canale di luminanza per distribuirla fra i canali RGB e accumulare più segnale utile. Vale per la prossima volta 😉

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