Filtro Baader Fringe Killer


 

Ho acquistato questo filtro nella primavera del 2006 dopo aver provato alcune riprese con un rifrattore acromatico da 5” f9.4 che avevo acquistato nello stesso periodo.

Ho preferito tale filtro in quanto incorpora anche la funzione di ir cut che taglia l’infrarosso nella gamma da 656 a 1150 nm, indispensabile per le riprese con web cam. Viene effettuato un taglio anche dell’alone blue e rosso (dichiarato) sopra i 656 nm. Il rifrattore in visuale mostrava un cromatismo residuo molto ridotto, ma in ripresa veniva fuori in maniera piuttosto evidente. Fu quindi imperativo dotarsi di un filtro che attenuasse questo problema.

 

Il filtro in generale

La casa produttrice dichiara che la realizzazione del filtro è effettuata con un sistema di deposizione del plasma con strati di materiale dielettrico, così che sia possibile inserire un sistema di una cinquantina di strati su entrambe le superfici. E’ disponibile sia nel diametro da 31,8mm che in quello da 50,2mm.

 

Come va

Il filtro rispetta le promesse del produttore? E’ davvero in grado di rendere il cromatismo residuo di un acromatico aperto a f8 simile a quello di un f15? Direi di no, in base alle prove effettuate sul mio acromatico a spettro ridotto.

Nel visuale riduce senz’altro il cromatismo, ma conferisce una tinta leggermente giallina e lo si nota in particolare su giove e sulla luna. Va detto che sul mio rifrattore le immagini sono già abbastanza gradevoli senza necessità del filtro, ma sicuramente non ha trasformato il mio doppietto a f9,4 (non troppo aperto) in un f15 come promette la pubblicità .

In ripresa web cam invece lo consiglio spassionatamente, anche perché prevede già anche la funzione di ir cut. Il taglio del cromatismo è evidente, e il calo di luminosità del tutto trascurabile. E’ più facile ottenere immagini con toni più vicini al naturale, nonché fare il fuoco. Tuttavia anche in questo caso siamo lontani da un f15, il cromatismo è ancora presente in riprese web cam.

 

Conclusione

Direi che per i corti rifrattori acromatici cinesi non si può fare il miracolo, soprattutto per quei modelli aperti a f5-f8. Per chi vuole ridurre il cromatismo residuo a poco prezzo e non è interessato a riprese è consigliabile tentare la strada di un filtro giallo chiaro, molto economico. Viceversa se si vuole tentare la strada della ripresa il filtro è indispensabile, tanto più che in pratica si prendono due filtri in uno: ir cut e riduzione del cromatismo. Il prezzo si aggira sui 40 euro circa.

 

Aggiornamento del 27/04/2007.

Ecco una dimostrazione pratica del funzionamento del filtro, in fase di ripresa al fuoco diretto con il rifrattore Solver 127/1200. Nota bene: le immagini di seguito sono dei grezzi estratti dai filmati senza alcuna elaborazione.

Senza alcun filtro il cromatismo è piuttosto evidente sulla luna (ma in visuale è molto ridotto, quindi si parte già da una buona base per quanto riguarda il cromatismo residuo):


Già con il classico filtro ir cut la situazione migliora abbastanza, anche a livello di contrasto:


Con il filtro Fringe Killer invece il cromatismo si annulla praticamente, ma a prezzo di avere un’immagine in ripresa con colori virati sul verdognolo:


Naturalmente è possibile ridurre molto questo effetto di colorazione agendo sui comandi del bilanciamento del bianco della web cam, ho tenuto comunque il bilanciamento neutro fra le tre riprese per evidenziare ulteriormente le differenze. In fase di elaborazione software è facile bilanciare, nel caso della luna, completamente il colore, o addirittura desaturare compeltamente e portare l’immagine in bn. Nel caso di riprese planetarie il discorso colori si complica, ma è possibile ottenere risultati più che accettabili lavorando un pò sui colori (vedi la ripresa di Saturno del 21/04/2007).