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Luna di maggio

martedì, maggio 29th, 2018

Durante la seconda metà di maggio ho pensato di dedicarmi un pò alle riprese lunari. La luna è infatti il mio soggetto preferito 🙂 Purtroppo il maltempo ha imperversato regalando poche notti di sereno.

La sera del 18 maggio ho avuto qualche momento di cielo sereno ma comunque velato. Avevo montato il piccolo Apo Ts 102 f7, un tripletto fpl53. E’ il tele che uso per le riprese deep sky a lunga posa, ma siccome il seeing era pessimo ho pensato di riprendere un mosaico lunare a corta focale (715 mm).

Purtroppo oltre alla velatura c’erano anche delle nuvole di passaggio e la luna stava per tramontare sul tetto così mi sono affrettato a riprendere lo stesso. Devo dire che il risultato non è malaccio, mi aspettavo peggio:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione con i dati di ripresa.

Il cielo era ancora piuttosto chiaro quando ho ripreso, e le nuvole hanno creato disomogeneità nella luminosità delle riprese.

In ogni caso questo piccolo apo performa benissimo, lo possiedo dalla scorsa estate (ci ho sostituito l’fsq 85) e mi ha molto soddisfatto. Ho provato delle riprese anche con barlow ma il seeing era troppo scadente.

Anche la sera del 19 maggio ho avuto nuvole e velature, ma stavolta in quantità uniforme tra le riprese.

Nonostante le nuvole sono riuscito a riprendere col filtro a banda stretta SII (che mangia tanta luce) col rifrattore acromatico da 15 cm.

E’ incredibile come anche con seeing mediocre questo rifrattore riesca a mostrare una immagine sufficientemente luminosa, ma soprattutto incisa, quasi tagliente. Per tanti anni ho usato strumenti riflettori e non sono ancora abituato alle immagini che può dare un rifrattore!

Il mosaico è piuttosto grande, e grazie alla asi 178 (che ha un bel sensorino) ho potuto realizzarlo in sole 4 passate:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione con i dati di ripresa.

Peccato per il cielo velato e per le nuvole, inoltre il cielo era ancora piuttosto luminoso quando ho ripreso.

Apro una ulteriore parentesi per il  discorso filtro: sul rifrattore acromatico l’SII è il filtro che abbatte meglio la turbolenza atmosferica. L’ho provato sull’apo da 10 cm e non ha lo stesso effetto, anzi è peggio di un r+ir. Invece sul rifrattore acromatico 150 f8 ha un effetto molto particolare. Funziona meglio del rosso, meglio del continuum verde, meglio degli irpass 742 o 807.

Ho idea che questa particolare situazione (l’ho scoperta per caso, avevo provato anche l’Ha e l’OIII) sia dovuta al tipo di obiettivo acromatico. Il rovescio della medaglia è che l’SII mangia tanta luce, in pratica è come un rosso scuro. Però dai miei cieli afflitti sempre da cattivo seeing è l’unico modo per tirare fuori qualcosa. Al fuoco diretto va bene, ma quando si sale di focale bisogna fare appello a tutta la sensibilità del sensore mono della 178.

Per finire questo trittico di mosaici lunari, ecco una ulteriore ripresa del 20 maggio. Stavolta sono stato più fortunato perchè la velatura del cielo era più lieve rispetto a quella del giorno prima, ma comunque presente:


Cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione con i dati di ripresa.

Si tratta di un mosaico molto grande ottenuto da 4 riprese al fuoco diretto del solito rifrattore acromatico bresser 152/1200. Volendo sarei riuscito a farlo anche in 3 riprese ma di solito per i mosaici mi tengo largo per avere i riferimenti più comodi quando incollo le parti.

Questo rifrattore si sta comportando molto bene sulla luna (in accoppiata al filtro SII), anche se il seeing non era ottimale. Infatti le riprese con la barlow non sono buone. La particolarità che ho notato è che il rifrattore ha una profondità di fuoco notevolmente superiore se comparata ai vecchi riflettori che ho avuto e quando si raggiunge il fuoco è come se una calamita attirasse a se… non so se riesco a rendere l’idea. In pratica fare il fuoco è più immediato.