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Nuovo telescopio, nuove riprese: Luna del 12 aprile 2022

domenica, aprile 24th, 2022

E dopo attenta analisi dei pro e contro, mi ritrovo tra le mani il quarto newton, schema ottico che ho sempre visto di cattivo occhio se utilizzato su montatura equatoriale 😉

Ho avuto sempre precedenti negativi, ma stavolta mi sono preparato con una serie di accorgimenti particolari per utilizzare questo tipo di ottica con maggior profitto.


Brevemente ecco gli interventi per usarlo in alta risoluzione:
– cercatore angolare, pena la perdita della cervicale 🙂
– sistema di collimazione AE Collimation Tools, grazie al quale la collimazione è più rapida e stabile
– utilizzo del collimatore Reego (una manna dal cielo)
– fuocheggiatore elettrico (non riesco a fuocheggiare da seduto visto che la messa a fuoco è molto in alto e in posizione scomoda). Nei primi giorni mi sono dovuto arrangiare col portatile in mano perchè la messa a fuoco elettrica è in arrivo. Ovviamente trattasi di modello economico 😉

Bene tutti questi accorgimenti sono comunque spese di poco conto, e un newton da 20 cm a f5 così configurato è comunque molto più economico di uno schimdt cassegrain, un vixen vmc, un cassegrain, un dall kirkham, ecc. di pari apertura. e quando dico economico dico circa un terzo del prezzo 😀

Sull’ottica non si fa economia, ma quando si ha un cielo flagellato dal cattivo seeing come il mio, passa la voglia di spendere grandi cifre per un’ottica che non sarà mai sfruttata al 100%.

Ed ecco il primo mosaico lunare, peccato aver creato un buco nelle riprese:


(cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa)

Da premettere che in oltre 20 anni di riprese astronomiche non mi ero mai capitato di trovare una serata di seeing discreto il giorno stesso di arrivo del nuovo telescopio 🙂 certo il cielo era un pò velato, ma nel complesso si poteva riprendere senza particolari problemi.

Questo economico newton Gso, rimarchiato Tecnosky, mi ha subito impressionato per la nitidezza delle immagini. Certo la luna era alta, il seeing collaborativo… ma come se la sarebbe cavata raddoppiando la focale di ripresa con la mia barlow Baader Zeiss?


(cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa)

La ripresa della zona del cratere Gassendi e del mare Humorum mi ha lasciato molto soddisfatto, con dettagli che raramente ho ripreso in passato, anzi ora che ci penso credo che questa ripresa sia una delle migliori che abbia mai fatto di quelle formazioni. Sembra che questa ottica riesca a fornire immagini molto nitide e incise, forse grazie a una lavorazione degli specchi decente e una bassa ostruzione.

Sono poi passato a uno dei miei crateri preferiti, e devo dire che è un peccato non aver provato una focale maggiore:


(cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa)

Si tratta del cratere Copernico, e anche qua questo newton mi ha davvero impressionato per nitidezza e incisione dell’immagine.

E finisco con un’altra zona di interesse della luna di 10 giorni di età:


(cliccando sulla miniatura sarà possibile visualizzare l’immagine a piena risoluzione e con i dati tecnici di ripresa)

Questa zona di Sinus Iridum mi ha, lo dico ancora una volta, sorpreso molto positivamente, bei dettagli, notevole incisione dell’immagine 🙂

Contrariamente alle mie aspettative, questo newton è un’arma micidiale per fare alta risoluzione, se penso al suo prezzo: quanto un oculare di pregio. Sono molto soddisfatto dell’acquisto, e ho diverse decine di gb di dati di riprese ancora da elaborare 😉

Si ricomincia dopo una lunga pausa

lunedì, aprile 18th, 2022

Dopo un lungo periodo di circa un anno e mezzo ho deciso di ricominciare a immergermi nella mia grande passione: la fotografia astronomica 🙂
Ho preferito ricominciare dal mio soggetto preferito, la luna.
Anche perché la primavera è la stagione delle galassie, che per ovvi motivi non si possono riprendere dai cieli cittadini inquinati.
Lo scorso anno presi la decisione di vendere il Vixen Vmc 200, in quanto la mia zona di ripresa è costantemente flagellata dal cattivo seeing.
Purtroppo me ne sono pentito, era un’ottica davvero fantastica, ma oramai il danno è stato fatto.
Al momento ho a disposizione solo il mio rifrattore apocromatico da 10 cm a corta focale, non certo lo strumento ottimale per fare riprese lunari a lunga focale.
Eppure la sera del 11 aprile le cose sono andate piuttosto bene 😉


Complice il fatto di avere un primo quarto lunare con altezza di 60° abbondanti sull’orizzonte, ho cercato di spremere il mio piccolo rifrattore fino ai limiti concessi dal seeing.
Sicuramente ha aiutato anche il fatto di avere una camera come la Zwo Asi 178 mono, che con la modesta focale del mio apocromatico (circa 700 mm), permette di riprendere l’intero disco lunare in sole due riprese:


(cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a schermo interno e con i dati di ripresa)

Ho provato a spingere un pò la focale con la mia lente di Barlow Baader Zeiss 2x, questo è il cratere Clavius:


(cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a schermo interno e con i dati di ripresa)

Credo di aver raggiunto una discreta risoluzione, considerando il diametro ridotto del mio telescopio.

Una delle formazioni più suggestive con la luna di 9 giorni di età è la zona degli appennini lunari:


(cliccando sull’immagine sarà possibile visualizzarla a schermo interno e con i dati di ripresa)

Inaspettatamente la serata ha presentato un seeing discreto, che è molto raro nella mia zona, e l’altezza notevole della luna sull’orizzonte ha aiutato molto le riprese. Sono stato molto fortunato 🙂